INTOLLERANZA AL LATTOSIO

INTOLLERANZA AL LATTOSIO

CHE COS’È IL LATTOSIO?

Il lattosio (conosciuto comunemente come zucchero del latte) è uno zucchero disaccaride costituito cioè dall’unione di due zuccheri semplici (monosaccaridi) quali glucosio e galattosio.

Il lattosio lo troviamo presente nel latte e nella maggioranza dei latticini e l’intolleranza ad esso deriva da un deficit della lattasi ovvero di quel enzima che troviamo a livello dell’orletto a spazzola degli enterociti (cellule intestinali) che e’ responsabile della scissione del lattosio in glucosio e galattosio.

Il deficit della lattasi  può essere primario o secondario ad altre malattie. 

Nel deficit di lattasi primario i sintomi dipendono da due fattori principali: il primo riguarda la  quantità di lattosio assunto e il secondo dal grado d’intolleranza.

Nel deficit di lattasi secondario, invece, i sintomi sono generalmente transitori e possono manifestarsi in seguito a patologie infiammatorie intestinali acute, diarrea infettive o interventi gastrointestinali.

Tornando a noi, essendo la molecola del lattosio osmoticamente attiva, richiama acqua e da qui ne possono derivare sintomi di malassorbimento  come: dolore addominale, gonfiore, diarrea, nausea e flatulenza .che compaiono generalmente da 10 minuti a 2 ore dopo aver ingerito latte e alimenti che contengono lattosio.

Si stima che in Europa circa il 5% della popolazione sia effettivamente intollerante al lattosio.

Da tali dati possiamo accorgerci quindi che, rispetto alla percezione di tale patologia, la diffusione effettiva di intolleranza al lattosio è decisamente inferiore.

Questo succede perché molto spesso viene fatta una sorta di “autodiagnosi” di intolleranza al lattosio, che si traduce nell’esclusione dalla dieta dei prodotti lattiero-caseari senza prima aver effettuato alcun esame specifico a riguardo.
Infatti, in caso di sospetta intolleranza al lattosio e’ necessario in primis valutare insieme al proprio medico di base la condizione generale dell’individuo e successivamente, se il vostro medico lo terra’ opportuno, procedere all’effettuazione di un apposito test chiamato Breath test (H2 Breath test) che sarà in grado di smentire o confermare  la diagnosi di intolleranza.

 

COSA POSSO CONSUMARE IN CASO DI INTOLLERANZA AL LATTOSIO?

In presenza di intolleranza al lattosio ti consiglio di consumare alimenti senza lattosio come ad esempio il formaggio grana, il parmigiano o (se tollerati) formaggi molto stagionati in quanto la quantità di lattosio diminuisce via via che procede la stagionatura. Inoltre, in commercio si possono trovare molti prodotti senza lattosio come: yogurt, latte delattosato o formaggi freschi privi di lattosio.

Qualora non si possano assumere, per varie ragioni, nemmeno tali alimenti dovranno essere prese in considerazione eventuali integrazioni per evitare effetti negativi sulla salute nel lungo-termine.

Ti ricordo che l’assunzione di latte e derivati nella tua dieta contribuisce a soddisfare i fabbisogni nutrizionali giornalieri di alcuni nutrienti “essenziali”  come: calcio, zinco, fosforo, selenio, vitamina A e B12 ma anche proteine di alto valore biologico.

ATTENZIONE: Ci tengo a ricordarti che le raccomandazioni dietetiche per l’intolleranza al lattosio variano da individuo a individuo a seconda del grado di tolleranza personale, pertanto è necessaria una dieta personalizzata che tenga in considerazione delle tue specifiche esigenze e necessità.

 

ATTENZIONE ALLE FALSE CREDENZE:

Purtroppo al giorno d’oggi c’è sempre di più la tendenza ad escludere categorie di alimenti (vedi glutine, lattosio etc..) dalla propria alimentazione, ahimè inutilmente con effetti che possono risultare anche dannosi per la nostra salute.

In questo caso, escludere il lattosio dalla propria dieta anche in assenza di controindicazioni risulta assolutamente inutile e controproducente.

Come ti spiegavo prima, il lattosio di per sé non ha nulla di nocivo in quanto carboidrato semplice: l’intolleranza ad esso dipende dalla scarsa presenza dell’enzima lattasi presente a livello intestinale, pertanto i prodotti senza lattosio ha senso assumerli soltanto in caso di intolleranza diagnosticata.

A livello nutrizionale l’apporto calorico è identico, cambia solo il gusto, che tende al dolce: non sono meno calorici, non sono più leggeri!

Non sei intollerante? Inutile scegliere prodotti senza lattosio, davvero.

Inoltre il consumo di latte e latticini  permette di soddisfare i fabbisogni di calcio sia negli adulti che nei bambini; il calcio contenuto in questi alimenti risulta essere il più biodisponibile in natura (cioè viene assorbito in maggiori quantità dal nostro organismo).

Le linee guida consigliano un assunzione di 2 porzioni al giorno tra latte e derivati in quanto contribuiscono al benessere di ossa e scheletro, oltre che per tante altre funzioni fondamentali del nostro corpo.

E’ vero, contengono anche grassi, ma i grassi del latte (anche quelli saturi) si differenziano da quelli presenti ad esempio nella carne (il cui consumo eccessivo e’ associato a rischio cardiovascolare) poiché rivestiti di uno strato proteico che li rende ben diversi dagli altri grassi di origine animale.

Oltre a ciò latte e latticini  contengono proteine ad alto valore biologico, vitamine e minerali essenziali; alcuni studi dimostrano inoltre l’attività antitumorale che avrebbero certi aminoacidi delle proteine del latte.

Spero con questo mio articolo di averti fatto un po’ più di chiarezza su tutto ciò che riguarda il lattosio; mi raccomando, non seguire le bufale, ma affidati sempre a professionisti che basano il loro sapere su evidenze scientifiche e dimostrate.